Bonus colonnine per imprese e professionisti

L’incentivo sostiene l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture per la ricarica di veicoli con la spina da parte di imprese e professionisti.

Il contributo è erogato dal Mase e ha uno stanziamento di 87,5 milioni di euro così ripartite:

  • 70 milioni per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica con un valore complessivo inferiore a 375mila euro da parte di imprese;
  • 8,75 milioni per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375mila euro sempre da parte di imprese;
  • 8,75 milioni per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti.

Sarà possibile compilare le domande sul sito di Invitalia a partire dalle ore 10 del 26 ottobre 2023. Dopo la prima chiusura del 30 novembre scorso il bonus ripartirà il 15 marzo 2024 fino alle 17 del 20 giugno 2024. Il contributo è disponibile per:

  • l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica con un valore complessivo inferiore a 375mila euro da parte di imprese;
  • l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti con volume d’affari non inferiore al valore dell’infrastruttura. Per chi applica il regime forfettario, il valore dell’impianto non può essere superiore a 20.000,00 euro (il volume d’affari si può dedurre dal rigo VE50 dall’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate).

Per i contributi dedicati alle installazioni di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375mila euro le domande dovranno essere inviate tramite posta elettronica certificata (PEC) attiva sul Registro delle imprese al seguente indirizzo [email protected] dalle ore 10 del 26 ottobre 2023 e fino alle 17 del 30 novembre 2023.

Per accedere alla piattaforma delle domande online servirà o il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), o la Carta d’identità elettronica (CIE) o la Carta nazionale dei servizi (CNS) e di una PEC attiva.

Possono beneficiare delle agevolazioni solamente:

  • imprese, di qualunque dimensione operanti in tutti i settori con i seguenti requisiti:
    • sede sul territorio italiano;
    • attive e iscritte al Registro delle imprese;
    • non in situazione di difficoltà;
    • iscritte presso INPS o INAIL con una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
    • in regola con gli adempimenti fiscali;
    • non sottoposte a procedura concorsuale e/o in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente come da normativa vigente;
    • non hanno beneficiato di aiuti “de minimis” che, insieme all’importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determinano il superamento dei massimali previsti;
    • non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo, alcun altro contributo pubblico;
    • non sono destinatarie di sanzioni interdittive;
    • non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
    • in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
  • professionisti, con i seguenti requisiti:
    • volume d’affari non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura non può essere superiore a 20mila euro;
    • non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
    • sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
    • sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
    • sono in regola con gli adempimenti fiscali;
    • non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.

FONTE: confcommercio.it